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eVisioni 2019. Riabilit-Azioni?

Al via la settima edizione della rassegna cinematografica e teatrale, a cura del Dipartimento di Giurisprudenza, del progetto Cittadinanze del Campus Luigi Einaudi e del Museo della memoria carceraria di Saluzzo. Dall'8 al 28 novembre

Al via la settima edizione della rassegna cinematografica e teatrale, a cura del Dipartimento di Giurisprudenza, del progetto Cittadinanze del Campus Luigi Einaudi e del Museo della memoria carceraria di Saluzzo. Dall’8 al 28 novembre 2019

Il titolo della settima edizione della rassegna cinematografica e teatrale, a cura del Dipartimento di Giurisprudenza, del progetto Cittadinanze del Campus Luigi Einaudi e del Museo della memoria carceraria di Saluzzo, fa riferimento a quella finalità delle pene che l’articolo 27 della Costituzione pone come obiettivo irrinunciabile del nostro ordinamento giuridico e sociale utilizzando il termine ormai desueto di rieducazione. Termine appartenente ad altre stagioni di dominante paternalismo statuale che oggi possiamo meglio tradurre con quello di riabilitazione, più rispettoso dell’autonomia della persona condannata e dunque più in linea con l’altro parametro normativo dell’art. 27: la dignità del condannato stesso.

Le strategie di riabilitazione hanno sempre esito incerto nel difficile contesto delle istituzioni totali (di qui il punto interrogativo), ma ciò non ha fatto desistere gli operatori penitenziari dal costruire percorsi di reinserimento sociale. Percorsi che per raggiungere il loro obbiettivo devono essere “azioni” nel senso pieno del termine: un agire fondato sulla volontà effettiva della persona internata, che superi quella tendenza delle istituzioni totali, ben individuata da Erving Goffman, a trasformare ogni attività interna in vuota “cerimonia istituzionale”.

Al centro deve sempre collocata la persona reclusa e proprio per questa ragione sarà interessante registrare la reazione del pubblico che anche quest’anno assisterà alla proiezione dei docu-film presso la Casa circondariale Lorusso Cutugno di Torino, in contemporanea a quello del Campus Luigi Einaudi. Nella rassegna quest’anno verranno proposti docu-film che presentano progetti in cui l’arte e lo sport hanno aiutato a riattivare abilità delle persone recluse andate perdute col processo di prigionizzazione o mai praticate a causa della discriminazione sociale da loro sofferta. Abilità cognitive e fisiche che serviranno forse a fargli ritrovare un posto nella società esterna.

Claudio Sarzotti

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Allegati

biografi@museodellamemoriacarceraria.it

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