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Ma il tapis roulant era uno strumento di tortura? Nato per punire i detenuti

Nel 1818 un ingegnere ebbe l'idea di usare una specie di tapis roulant (o treadmill) per punire i detenuti delle carceri inglesi. Poi un medico ne scoprì l'utilità per la salute

Chi sale su un tapis roulant per la prima volta, costretto a correre in pendenza per conquistare la “zona aerobica” e smaltire i chili di troppo, potrebbe scambiarlo per uno strumento di tortura. E non si allontanerebbe troppo dalla verità… storica.

L’idea della tortura infatti non è così peregrina: il tappeto supertecnologico che fa bella mostra di sé in tutte le palestre del mondo, e forse anche in qualche salotto, altro non è che l’evoluzione del Treadwheel, un crudele strumento di castigo inventato dall’ingegnere inglese William Cubitt nel 1818 e adottato nelle carceri per punire i detenuti più ostinati.

Il treadwheel era una grande ruota a pale che i detenuti erano obbligati a calpestare come fossero gradini di una scala infinita. I turni potevano durare anche 8 ore. | FLORILEGIUS / ALAMY / IPA

COME CRICETI. Il treadwheel era una grande ruota fatta a scalini che i detenuti erano obbligati a risalire come fossero i gradini di una scala infinita. Il calpestio dei carcerati faceva girare la ruota in modo da creare l’energia per pompare acqua o muovere una macina per schiacciare il grano. Si trattava di fatto di una macchina a propulsione umana.

 

Durante turni estenuanti lunghi anche di otto ore, i forzati salivano l’equivalente virtuale di una rampa di scale altra più di 2.000 metri, rischiando la vita: senza una dieta adeguata, i galeotti spesso collassavano e cadevano dalla ruota.

 

LAVORI FORZATI. Questo però non frenò il successo dello strumento inventato da Cubitt, che nella prima metà dell’800 venne adottato in molte carceri dell’Impero britannico e degli Stati Uniti, dove restò in auge per qualche anno, prima di essere sostituito da altri lavori forzati come la raccolta del cotone.

 

Nel Regno Unito, invece, il treadwhell restò in auge fino al 1889 quando il Prison Act abolì i lavori forzati, riconoscendo che il lavoro all’interno delle prigioni avrebbe dovuto avere scopi costruttivi.

 

PIÙ AEROBICA PER TUTTI. Al tapis roulant (o treadmill) per allenamento ci si arrivò soltanto nel 1913, quando venne brevettato per questo utilizzo. Nel 1952, il cardiologo Robert Bruce iniziò a usarlo per diagnosticare diverse patologie cardiache. Dalle sue scoperte sviluppò il protocollo Bruce, un test diagnostico sul tapis roulant utilizzato ancora oggi nella valutazione della funzione cardiaca.

 

Alla fine degli anni Sessanta, invece, l’ingegnere meccanico Bill Staub realizzò i primi tapis roulant a basso costo e per tutti. Nel 1968 lesse i precetti di Kenneth Cooper, il padre dell’aerobica, per mantenere un buon livello di salute: percorrere 5 km in meno di 45 minuti, 5 giorni a settimana, o  3 km in meno di 20 minuti, 4 volte a settimana. Per poterlo fare si costruì sa solo un tapis roulant che funzionava così bene che gli venne l’idea di venderlo ad altri.

 

E fu così che i personal trainer si sostituirono agli aguzzini delle carceri.

 

Fonte: EUGENIO SPAGNUOLO, FOCUS

biografi@museodellamemoriacarceraria.it

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