I Partner
I partner del progetto sono Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Torino, Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, Videocommunity, Associazione Antigone, Associazione Società INformazione.
“Gli archivi della memoria carceraria: le carte e le voci” è un progetto che mira sviluppare il processo avviato con la creazione del Museo della memoria carceraria La Castiglia di Saluzzo (aperto nel 2014), più recentemente con la costruzione della Rete museale sulla Storia della penalità in Piemonte (2015), e con la prospettiva di acquisire una dimensione nazionale anche grazie a un portale web che raccoglie e rende accessibili materiali documentali, fotografici e video.
Come il Museo di Saluzzo, così anche il portale coniuga un approccio scientifico e storico ad uno narrativo, dove le storie raccolte, la memoria “a viva voce”, rendono conto della irriducibile pluralità e diversità di vissuti, sguardi e tematiche con linguaggi comunicativi, accessibili, empatici.
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Soggetti promotori
Con il Comune di Saluzzo
Il progetto vede come capofila il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino
in collaborazione con:
Videocommunity
Associazione Antigone
Granai della memoria
Associazione Società INformazione
Gli obiettivi e le finalità del progetto
Sottrarre il carcere all’opacità e all’impossibilità di essere conosciuto; dare a chi lo vive e lo ha vissuto l’opportunità di raccontarlo, di raccontarsi ed essere ascoltato e riconosciuto; raccogliere e disseminare storie del e dal carcere per svolgere la funzione civile della conoscenza, del pensiero critico, della cultura, della sensibilizzazione.
Raccogliere, conservare, rendere accessibile la memoria del e dal carcere, oltre ad avere scopi scientifici, risponde a un bisogno di crescita civile, conoscenza e informazione attorno ai temi della pena e del carcere, la promozione di una cultura democratica della penalità che aiuti a sottrarre il carcere alla sua separatezza, restituendolo al territorio; e, soprattutto, che sostenga il processo di de-stigmatizzazione ed inclusione sociale di chi vive l’esperienza della carcerazione. In particolare, il progetto risponde agli obiettivi di promuovere l’accostarsi informato e critico di fasce diverse di popolazione, con attenzione ai più giovani, a un tema non facile, attraverso modalità interattive e didattiche mirate e di facilitare l’accesso tanto della popolazione generale quanto dei soggetti maggiormente interessati alla documentazione conservata e via via prodotta, rendendola fruibile alle diverse finalità di apprendimento, studio, sensibilizzazione, crescita civile.