L’architettura è una griglia di sbarre, il paesaggio un’erbaccia che spacca il cemento del cortile dell’ora d’aria, lo still life una sigaretta poggiata sul bordo del tavolino. Il carcere è un universo. Un universo concentrazionario, ma appunto questo: un universo limitato, non infinito, dove però le cose dell’universo si